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Una mostra itinerante come strumento di catechesi
e di missione per arrivare a tutti

#contagiamolasperanza 
Tour sulla via della bellezza

Introduzione alla mostra

Un’esperienza consolidata

La proposta di una mostra itinerante per l’Anno della fede nasce da precedenti esperienze (circa 300 allestimenti) – Sulla via di Damasco. L’inizio di una vita nuova, per l’Anno Paolino; Oggi devo fermarmi a casa tua. L’Eucaristia, la grazia di un incontro imprevedibile, per il Congresso Eucaristico Nazionale – che hanno messo in evidenza come tale strumento costituisca una modalità molto efficace di una diffusa “alfabetizzazione” sui temi centrali della fede e della vita cristiana attraverso la via pulchritudinis.

Il carattere ecclesiale della mostra

La mostra Videro e credettero. La bellezza e la gioia di essere cristiani è stata ideata e prodotta da Itaca d’intesa col Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione che ha concesso il logo dell’Anno della fede e il patrocinio.

La mostra ha altresì il patrocinio del Progetto Culturale promosso dalla Chiesa italiana e dell’Ufficio Nazionale per le comunicazioni sociali della CEI.

Un’occasione di comunione ecclesiale

Le mostre precedenti – su san Paolo e sull’Eucaristia – laddove sono state promosse con il coinvolgimento della diocesi, del decanato, del vicariato, della parrocchia… hanno visto lavorare insieme – e con inaspettata soddisfazione – persone appartenenti a diverse parrocchie, associazioni e movimenti. Il lavoro per l’organizzazione, i momenti di formazione, l’accoglienza dei visitatori e le visite guidate diventano occasione di condivisione e testimonianza comune dei cristiani di un territorio o di un ambiente, favorendo una stima vicendevole che poi prosegue nell’ordinario lavoro pastorale.

Lo scopo della mostra

«In un tempo nel quale Dio è diventato per molti il grande Sconosciuto e Gesù semplicemente un grande personaggio del passato» occorre «un rinnovato impulso, che punti a ciò che è essenziale della fede e della vita cristiana» (Benedetto XVI, Discorso all’Assemblea generale della CEI, 24 maggio 2012).

«Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza» (Benedetto XVI, Porta fidei, 9).

La mostra intende essere uno strumento in funzione di tali finalità: riscoprire la fede e testimoniarla.

Da persona a persona

La mostra non consiste in una pura esposizione di pannelli, ma ha nelle guide il suo fattore decisivo.

Le guide possono essere catechisti, membri dei consigli pastorali, appartenenti ad associazioni e movimenti, semplici fedeli… Tramite un corso di formazione essi acquisiscono i contenuti della mostra e li presentano ai visitatori rendendo ragione della loro fede. Così la mostra diventa una forma di missione per una città o un territorio.

Anche i giovani possono essere coinvolti come guide.